La bottega di Hamlin, Elena Spadiliero 02 giugno 2014
«Una cosa bella è una gioia per sempre» recitava John Keats nel suo Endymion. È un po’ come quando ci si ritrova per le mani una di quelle storie intense e coinvolgenti, che regalano godimento nella lettura e un po’ di dispiacere quando si arriva all’ultima pagina. Quei libri che poi, a distanza di tempo, si ripescano dalla libreria, ricordando le notti in cui ci hanno tenuti svegli, perché proprio non riuscivamo a staccarcene. Ecco, una cosa così mi è successa di recente con Verso domani di Camilla Trinchieri, da pochissimo uscito per Marcos y Marcos, arricchito da un’azzeccatissima copertina (leggendo il romanzo capirete il perché) del sempre bravo Lorenzo Lanzi e tradotto da Erika Bianchi.
Tutto comincia con un mistero, che avvolge la morte di Tracy Brenner, eccentrica e bellissima ragazza, il cui cadavere viene ritrovato nei pressi di un lago una mattina d’agosto. A poche ore dalla sua morte un ragazzo di nome Billy si schianta con la propria moto contro il parapetto di un ponte, dopo un folle inseguimento con la polizia. Tutti pensano che ad ammazzare Tracy sia stato proprio lui e a sospettarlo è anche Lenni, fidanzata di Billy e migliore amica di Tracy. Per Lenni si tratta di un doppio dolore: non solo ha perso contemporaneamente due persone a cui voleva bene, ma sembra proprio che Tracy e Billy fossero in procinto di fuggire insieme. Con il cuore a pezzi, Lenni lascia Lakeside e la sua famiglia per trasferirsi a New York, prendendo in affitto un piccolo monolocale ad Astoria, nel Queens. Vuole dimenticare tutto e tutti, ma non sarà facile, perché si può pure chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi. Un giorno Lenni riceve una richiesta d’amicizia via social network da Sam, il fratello di Billy, di cui lei ignorava totalmente l’esistenza: Sam è appena tornato dall’Iraq ed è convinto che Billy non abbia ucciso nessuno. Per scoprire la verità bisognerà riaprire vecchie ferite, tornare dove tutto è cominciato, mettere a nudo verità dolorose eppure necessarie per riuscire a voltare pagina e ad andare avanti.
Dosando nella giusta maniera suspense e sentimento, destreggiandosi tra un giro in kayak e una passeggiata per New York, la Trinchieri regala ai lettori una storia delicata e avvincente, d’amicizia e d’amore, di solitudini che s’incontrano e si uniscono per combattere insieme un dolore comune: in Verso domani Lenni e Sam intraprendono un difficile percorso verso una piena emancipazione dai propri fantasmi e quella raccontata in questo libro è soprattutto la loro affascinante e complessa storia. Ma è anche quella di Lenni con Tracy, un rapporto nato e finito in riva a un lago, costellato da silenzi e parole, confessioni e bugie, a tratti ossessivo, ambiguo e insolito, eppure profondo, quasi carnale. Perché magari «l’amore è finché dura», mentre l’amicizia, quella vera, non ha fine.